Buio, freddo, spettrale è l’abisso degli abissi

Nelle profondità dell’oceano, nell’oscurità perenne, una macchiolina incandescente compie una danza ammaliatrice. La macchia emette una fredda luce verdastra e balza su e giù come un gamberetto. Si avvicina un pesce nero vellutato con l’intenzione di banchettare, invece, si ritrova ad essere trasformato in preda, ed è risucchiato e inghiottito, quasi aspirato dal pesce più piccolo le cui mandibole flessibili lo imprigionano in una fauce allargata e distorta.

Gli attori di questo dramma in miniatura misurano solo pochi centimetri; se si trattasse di metri saremmo di fronte al più spaventoso mostro dei mari. E i mari profondi sono pieni di tali esseri minacciosi. Pesci che pungono e divorano, crostacei che squarciano e tranciano, calamari che accecano con nuvole di inchiostro risplendente.