New York, la Gotham di Knickebocker

Nel 1951, ebbe grande successo in America e in Europa, un film di Henry Hathaway intitolato “Fourteen Hours” (“la quattordicesima ora”, in italiano): era un thriller ricavato da un fatto di cronaca accaduto l’anno prima a New York. Un tizio aveva paralizzato per quattordici ore il centro di manhattan, minacciando di lanciarsi da una finestra dell’ultimo piano dell’albergo Gotham.

Il Gotham, che ne ricavò una pubblicità di cui avrebbe fatto a meno, è un albergo signorile e discreto sorto nel 1905 sulla Fifth Avenue all’angolo occidentale della 55.ma strada, di fronte al St Regis Hotel, di fianco allo University Club, ed io che abitavo poco distante ricordo la folla assiepata durante tutto quel giorno interminabile nel tratto tra il Rockefeller Center e la Grand Army Plaza, e l’incessante ululare delle sirene delle autopompe con scale che arrivavano al cielo, delle ambulanze, dei veicoli della polizia che portavano ora un prete cattolico, ora un pastore protestante, o famosi psicologi, tutti chiamati per tentare di persuadere l’aspirante suicida a non mettere in atto il suo proposito.