Ligabue Magazine 80

18.00

Primo semestre 2022
Anno XLI

Tutto è cominciato da lì, da quella spedizione del 1973 nel deserto del Ténéré, simboleggiata dalla foto che pubblichiamo in copertina: un guerriero tuareg che sorveglia lo scheletro di un dinosauro semisepolto nella sabbia.

Incluso nel prezzo anche la versione digitale *

* Le versioni digitali dal n. 1 al 57 sono ottenute da una scansione del Magazine. Potrebbero pertanto presentare delle imperfezioni nella visualizzazione dei testi e delle immagini.

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È stata la prima importante spedizione organizzata dal Centro Studi Ricerche Ligabue, è stata la prima di una serie di spedizioni paleontologiche che dopo il deserto del Niger hanno esplorato i giacimenti di dinosauri in Mongolia e in Sudamerica.
Ed è anche l’impresa che più di ogni altra è ancora viva ai nostri giorni, visto che nel Museo di storia Naturale di Venezia, da tre anni intitolato a mio padre Giancarlo, sono esposti due importanti reperti provenienti proprio dal Ténéré: l’unico scheletro intero di dinosauro presente in italia e uno scheletro di alligatore. Quest’immagine è particolarmente simbolica perché la spedizione è stata organizzata partendo da una leggenda tuareg, che narrava del deserto dei serpenti di pietra. Mio padre e il paleontologo francese Philippe Taquet quei serpenti di pietra li avevano davvero trovati nel Ténéré. Grazie alla guida dei tuareg avevano rinvenuto giacimenti di scheletri affioranti nel Sahara meridionale.

Non doveva passare nemmeno un decennio da quella epocale scoperta e il Ligabue Magazine sarebbe diventato un compagno di viaggio e di vita che avrebbe camminato al mio fianco da quando ho cominciato a muovere i primi passi. Quando è nato ci siamo incontrati a casa, Giancarlo lo portava orgogliosamente ovunque sotto il braccio e ne distribuiva le prime copie ad amici, curiosi e clienti senza sapere, in quel momento, quale lunga e avventurosa vita avrebbe avuto questa rivista che ha tanto amato.

Poco alla volta, negli anni, mi sono avvicinato anch’io con interesse a quello che è diventato a pieno titolo un riferimento della nostra attività culturale ed editoriale. La prima edizione, stampata nell’autunno del 1982, parlava di mare e di viaggi; temi familiari, vicini all’attività aziendale, che già dal numero successivo cominciavano a sentire la forte impronta dell’attività del Centro Studi. Oggi, nel momento in cui stampiamo il Ligabue Magazine 80, siamo in grado di fare un sintetico ma significativo bilancio: 40 anni, 4.600 articoli in versione italiana e inglese, oltre 4.000 autori, più di 20.000 immagini, diverse migliaia di abbonati in oltre 30 Paesi distribuiti nei 5 continenti.

Dati e cifre che ci rendono fieri di un grande lavoro, impegnativo ma motivato dalla passione, dalla volontà di creare uno strumento che racconti – in una veste ricercata e sempre nuova – le storie e le scoperte archeologiche e paleontologiche, che possa sensibilizzare i lettori su temi etnografici e ambientali, che ricordi a tutti l’importanza e la fragilità di Venezia, nostro punto di partenza e di incessante ritorno, città di Marco Polo il cui nome evoca il viaggio di scoperta per eccellenza e culla dell’editoria moderna grazie al grande umanista Aldo Manuzio.

Lo stile del nostro magazine è sempre rimasto il medesimo, pubblicazione dopo pubblicazione: massima qualità di contenuti e grafica – anche nella scelta del carattere tipografico, un elegante Garamond dal 2011 – e all’impaginazione, articolata e dinamica, che mette in risalto il corpus iconografico a corredo di ogni pezzo. Studiosi, storici, registi, ricercatori, giornalisti hanno scritto per noi; in questo numero li rappresentiamo tutti, idealmente, con una selezione di articoli pubblicati in edizioni passate che abbraccia i campi del sapere a cui da sempre ci dedichiamo: l’archeologia, la paleontologia umana e animale, le scienze naturali, la storia e Venezia.

Per farlo, abbiamo scelto firme importanti, per il pubblico e per noi, perché con questi autori sentiamo un legame profondo, grazie a esperienze di vita condivise, a eventi che nel tempo ci hanno visti insieme in momenti significativi.
A tutti, anche coloro che non sono più tra noi, va il mio grazie per aver aggiunto solidi pilastri a questa costruzione straordinaria.
Ai lettori, il mio augurio di un viaggio appassionato che porti lo sguardo sempre oltre gli orizzonti del consueto.

Buona lettura!
Inti Ligabue

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1. IN UN UNICO LUOGO: DIVULGAZIONE, RICERCA, ISPIRAZIONE

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