Ligabue Magazine 81

18.00

ACQUISTANDO QUESTO NUMERO DEL LIGABUE MAGAZINE AL PREZZO CHE VEDI INDICATO RICEVERAI ANCHE IL NUMERO SUCCESSIVO.

 

Secondo semestre 2022
Anno XLI

Salite a bordo: sarà un viaggio quanto mai affascinante quello che state per compiere con questo numero di Ligabue Magazine.
Si comincia addirittura con Leonardo da Vinci, autore di una “testa grottesca” e di altri disegni esposti nella mostra “De Visi Mostruosi e caricature, da Leonardo da Vinci a Bacon” aperta da gennaio all’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti, a Santo Stefano, a Venezia.
Ne scrive Pietro C. Marani, autore di numerosi lavori sul genio di Vinci. L’esposizione, organizzata dalla Fondazione Giancarlo Ligabue, illustra in oltre settanta opere l’evoluzione della caricatura dal Rinascimento fino a Francis Bacon, passando per il Settecento, in particolare con Giambattista Tiepolo e i suoi disegni provenienti anche dalle collezioni del castello Sforzesco di Milano.

Maggiori dettagli
Quantità

La cattiva salute dei ghiacciai alpini, il loro progressivo scioglimento e il pericolo che corrono le riserve d’acqua ghiacciata con il riscaldamento globale sono l’argomento affrontato da Guglielmina Adele Diolaiuti. I ghiacciai italiani sono 903, tra grandi e piccoli, continuano a ritirarsi e a perdere massa. La situazione è drammatica e per questo il team dell’università Statale di Milano, di cui l’autrice fa parte, tiene sotto controllo dal 2005 l’andamento del ghiacciaio dei Forni, in alta Valtellina nel parco nazionale dello Stelvio. La temperatura che, a 2800 metri di altitudine, dovrebbe mantenersi attorno a zero gradi anche d’estate, arriva ormai a quattordici gradi e la lingua di ghiaccio perde otto metri di spessore ogni anno, più o meno l’altezza di una villetta di due piani. Le scarse nevicate invernali non riescono a rimpiazzare le perdite estive.

Il Codice Cospi è uno dei soli tredici manoscritti mesoamericani di epoca precolombiana sopravvissuti fino ai nostri giorni. Ne scrive Davide Domenici che tale manoscritto ha avuto modo di esaminare da vicino. È conservato a Bologna, nella biblioteca universitaria, dove è giunto dopo esser stato donato a papa Clemente VII e quindi, nel 1665, al marchese Ferdinando Cospi, da cui ha preso il nome. Si tratta di un amoxtli, uno strumento divinatorio impiegato dai sacerdoti nahua del Messico antico per compiere attività di tipo astrologico. I colori sono particolarmente brillanti e luminosi ed è quindi stato condotto uno studio per capirne la composizione. Le aree blu, per esempio, sono state dipinte con il più celebre dei pigmenti mesoamericani, il cosiddetto “blu Maya”, un vero e proprio gioiello della tecnologia indigena. La Zoic di Trieste è una delle più importanti aziende al mondo specializzate nel restauro di dinosauri e grandi mammiferi fossili. Il fondatore, Flavio Bacchia, racconta come un passatempo cominciato quarant’anni fa, andare a raccogliere fossili con gli amici, si sia trasformato in un’attività che lo ha portato a restaurare, tra gli altri, il più grande scheletro di triceratopo mai rinvenuto. “Big John”, questo il suo nome, è stato allestito in una postura dinamica, come se si dovesse difendere durante un combattimento. È possibile che alcune ferite nel suo cranio siano state inferte da un altro dinosauro della stessa specie contro il quale “Big John” stava lottando.

Oggi nello spazio si mangia bene, grazie anche ai cibi gourmet preparati da chef professionisti. Agli inizi delle esplorazioni spaziali, però, non era così. Lo spiega Alessandro Marzo Magno: gli astronauti americani e i cosmonauti sovietici suggevano cibi ridotti in poltiglia da tubetti del tutto simili a quelli del dentifricio. Gli alimenti erano talmente poco gradevoli che nei voli più brevi gli astronauti americani preferivano digiunare anziché ingollare quella robaccia in tubetto. Si è poi passati ai cibi liofilizzati, e già c’è stato un miglioramento. Sono stati proprio spaghetti con sugo di carne uno dei cibi sbarcati sulla Luna assieme al Lem della missione Apollo 11, nel luglio 1969. Le stazioni orbitanti, con il maggior spazio a disposizione, hanno portato a un sostanziale cambiamento dell’alimentazione di bordo. Oggi si mangia bene, non proprio come in un ristorante stellato, ma ci si va vicini.

Nico Stringa scrive della Venezia astratta, ovvero di quella stagione della pittura veneziana tra la fine degli anni Quaranta e tutto il decennio Sessanta, quando l’affermazione dell’astrattismo, permetteva anche ai non specialisti, di avvicinarsi a quella manifestazione artistica che ha superato l’esigenza di raffigurare persone e cose, e che si esprime valorizzando segno, gestualità, materia e colore. Ad aprire la nuova strada è stato uno scultore, Arturo Martini, sollecitato dall’incontro con due giovani: Mario Deluigi e Carlo Scarpa.

Bon voyage!
Alberto Angela

4 MOTIVI PER CUI ACQUISTARE SUL NOSTRO SHOP ONLINE

1. IN UN UNICO LUOGO: DIVULGAZIONE, RICERCA, ISPIRAZIONE

Tutti i prodotti dello shop online sono ispirati all’attività della Fondazione Giancarlo Ligabue e ne seguono le iniziative di divulgazione e di viaggio di scoperta.

2. ESSERE PARTE DI UNA COMMUNITY

Acquistare sul nostro sito significa informarsi, apprendere, essere parte di una community ideale e inclusiva che condivide gli stessi valori

3. CONOSCERE E FAR CONOSCERE

Accesso facile e diretto a un grande archivio di cataloghi, magazine, singoli articoli tematici ma anche a capi di abbigliamento e oggetti esclusivi in poche ore a casa vostra

4. UNO SGUARDO GREEN SUL MONDO

Qualità e attenzione per l’ambiente nella scelta dei materiali per un futuro sempre più sostenibile.

PRODOTTI SIMILI CHE POTREBBERO INTERESSARTI

Prodotti nel carrello